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CRT e Fondazione Salvini insieme per sostenere i genitori

CRT e Fondazione Salvini insieme per sostenere i genitori

Uno sportello gratuito presso l’ambulatorio Crt di Arezzo per l’età evolutiva

Un servizio gratuito per affrontare le funzioni genitoriali. E’ stato attivato dalla CRT e dalla Fondazione Giuseppe Salvini con una convenzione che ha permesso l’apertura di una sportello a cadenza quindicinale presso l’ambulatorio Crt per l’età evolutiva ai numeri 25-27 di via XXV aprile ad Arezzo. Gli appuntamenti possono essere presi telefonicamente il mercoledì di ogni settimana, dalle ore 09:00 alle ore 13:00, al numero 0575/1694927. il servizio viene svolto da professionisti specializzati nell’età evolutiva (infanzia-adolescenza).

CRT e Fondazione Salvini ricordano le ragioni dello sportello: “La famiglia, tradizionalmente intesa, sta vivendo da tempo una profonda crisi, sia a livello delle dinamiche interne che nel suo ruolo all’interno della società. Famiglie nucleari (genitori e figli), famiglie allargate (con parenti aggiunti), famiglie monogenitoriali (un solo genitore), famiglie ricomposte (con figli di precedenti relazioni), coppie con figli adottivi, coppie di fatto, famiglie arcobaleno…, pongono alla genitorialità sfide condizionate dal loro stesso assetto interno e da nuove complessità esterne dovute a cambiamenti sociali, tecnologici e culturali (conciliare lavoro e famiglia, gestire l’impatto della tecnologia sui figli, navigare in un contesto sociale sempre più globalizzato e diversificato allo stesso tempo…). E infine il tema delle famiglie con figli con disabilità: famiglie che presentano il tasso maggiore di sofferenza e di separazione/divorzi”.

Lo sportello offre servizi di consulenza e supporto alle figure che svolgono o svolgeranno funzioni genitoriali. Quindi il supporto e l‘orientamento per affrontare le sfide educative e la gestione dei comportamenti dei figli dal punto di vista affettivo, cognitivo e relazionale con un’attenzione particolare alla comunicazione nel nucleo familiare. Poi il supporto psicologico e pedagogico alle giovani coppie in attesa, o in procinto di effettuare una scelta di adozione; la consulenza ai genitori in caso di affidamento o adozione; la consulenza per offrire strumenti e risorse adeguate a supportare i figli nella fase adolescenziale aiutandoli a comprendere meglio le sfide nell’ambito degli studi, nell’acquisizione delle competenze per la vita indipendente e nell’ambito relazionale. Lo sportello garantirà poi il sostegno alle famiglie con figli con bisogni educativi speciali, affinché si sentano incoraggiati alla piena partecipazione ai processi decisionali relativi alla cura e all’educazione dei propri figli e al contempo recuperino la prospettiva del rapporto di coppia e dell’importanza degli spazi personali. Non mancheranno la consulenza pedagogica a nonni e la consulenza pedagogica agli insegnanti.

 

Festival delle Neuroscienze 2025: presentata la nuova frontiera tra fisica e neuroscienze: cervello e fisica quantistica parlano la stessa lingua

Festival delle Neuroscienze 2025: presentata la nuova frontiera tra fisica e neuroscienze: cervello e fisica quantistica parlano la stessa lingua

“Cervello e fisica quantistica: due giganti a confronto” a Palazzo d’Arnolfo il festival conferma il successo della prima edizione, registrando oltre 250 presenze

Molto apprezzata dal pubblico la riduzione teatrale dell’opera “Copenhagen” di Michael Frayn con Umberto Orsini e Flavio Francucci preceduta dal concerto dell’Accademia Chigiana di Siena

 San Giovanni Valdarno, 23 maggio 2025 – Funzioni come la memoria, l’affettività e la coscienza sono eventi immateriali: non si vedono, non si toccano e non hanno contorni, ma possiedono una loro esistenza reale quanto quella del mondo della materia. Questi e molti altri aspetti del funzionamento del cervello umano, l’intelletto e la coscienza hanno attirato un pubblico appassionato che ha fatto registrare il “tutto esaurito” al Festival delle Neuroscienze, nella giornata odierna, nella splendida cornice di Palazzo d’Arnolfo a San Giovanni Valdarno (Arezzo).

Il festival, intitolato Cervello e fisica quantistica: due giganti a confronto”, si è svolto sotto forma dei dialoghi interdisciplinari con diversi focus e contributi da esperti di diverse discipline, che hanno preso parte all’evento concepito su iniziativa di Alessandro Rossi, professore di Fisiologia Umana e Neurologia dell’Università di Siena: nella sessione mattutina, il dialogo sulle applicazioni tecnologiche della fisica quantistica per lo studio delle funzioni cerebrali ha visto il coinvolgimento del Professor Pietro Pietrini, Neuroscienziato Scuola IMT Alti Studi Lucca e Antonio Smecca, Fisico Teorico della Swansea University moderati dal Dottor Luigi Ripamonti (responsabile Salute Corriere della Sera); nella sessione pomeridiana  il Professor Alessandro Rossi, la Dr.ssa Catalina Oana Curceanu fisica degli INFN e il Professor Davide Romano Ricercatore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona hanno animato il dialogo sulla neurobiologia quantistica, sempre con la moderazione di Ripamonti.

Le sessioni del Festival hanno fatto registrare oltre 250 presenze in totale, e migliaia di contatti da remoto, grazie alla trasmissione dell’evento in streaming online.

La neurobiologia quantistica, ovvero lo studio dei fenomeni quantistici nel cervello e l’applicazione della scienza dell’informazione quantistica alla ricerca neuroscientifica, si afferma oggi come un ambito di studio concreto e promettente. Non è più possibile – né scientificamente giustificabile – ignorare l’interconnessione tra mente e meccanica quantistica” afferma il Professor Alessandro Rossi.

È questo il messaggio forte e chiaro emerso durante il Festival che ha posto l’accento sul crescente dialogo tra due discipline apparentemente distanti ma sempre più vicine: la fisica dei quanti e le neuroscienze.

 “Ogni progresso in questi settori ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e di vedere noi stessi. Oggi sappiamo che la realtà non è qualcosa di oggettivo e statico, ma un’esperienza profondamente influenzata dai nostri modelli mentali e dalle nostre osservazioni. In questo contesto, cervello e meccanica quantistica non sono più considerati due universi separati, ma due linguaggi che descrivono la stessa realtà. Le implicazioni di questa visione sono enormi: dalla comprensione della coscienza e delle funzioni cognitive, fino allo sviluppo di tecnologie ispirate ai meccanismi quantistici del cervello”, conclude Rossi.

Questa edizione ha affiancato ai dialoghi scientifici diverse forme di espressione artistica: un’esecuzione a cura di due musicisti dell’Accademia Chigiana di SienaLeonardo Ricci, violino e Giovanni Vai, clarinetto – che hanno eseguito brani simbolici della fisica classica e della fisica quantistica, creando un ponte tra scienza e arte e la riduzione teatrale dell’opera “Copenhagen” di Michael Frayn, che mette in scena un dialogo avvenuto nel 1941 tra Niels Bohr e Werner Heisenberg, due dei padri della fisica quantistica, in un confronto tra scienza, etica e responsabilità storica sull’uso del nucleare che ha visto la partecipazione di Umberto Orsini e Flavio Francucci.

Il Festival si è confermato così un punto di riferimento per chi vuole esplorare le frontiere più avanzate del pensiero scientifico, promuovendo un dialogo interdisciplinare che potrebbe ridefinire il futuro della scienza.

La seconda edizione del Festival delle Neuroscienze è stata organizzata con il sostegno della Clinica di Riabilitazione Toscana Spa (CRT), della Fondazione Gianfranco Salvini, in collaborazione con Fineco e Fondazione Accademia Musicale Chigiana, con la collaborazione di Trefoloni e Associati ed Inedita, con il patrocinio del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca), della Regione Toscana, del Comune di San Giovanni Valdarno, del Comune di Terranova Bracciolini, dell’Azienda Ospedaliera Toscana Sud Est, dell’Università di Pisa e la media partnership del Corriere della Sera Salute.  

Festival delle Neuroscienze 2025: presentata la nuova frontiera tra fisica e neuroscienze: cervello e fisica quantistica parlano la stessa lingua

“Cervello e fisica quantistica: due giganti a confronto” a Palazzo d’Arnolfo il festival conferma il successo della prima edizione, registrando oltre 250 presenze.
Molto apprezzata dal pubblico la riduzione teatrale dell’opera “Copenaghen” di Michael Frayn con Umberto Orsini e Flavio Francucci preceduta dal concerto dell’Accademia Chigiana di Siena

Funzioni come la memoria, l’affettività e la coscienza sono eventi immateriali: non si vedono, non si toccano e non hanno contorni, ma possiedono una loro esistenza reale quanto quella del mondo della materia. Questi e molti altri aspetti del funzionamento del cervello umano, l’intelletto e la coscienza hanno attirato un pubblico appassionato che ha fatto registrare il “tutto esaurito” al Festival delle Neuroscienze, nella giornata odierna, nella splendida cornice di Palazzo d’Arnolfo a San Giovanni Valdarno (Arezzo).
Il festival, intitolato Cervello e fisica quantistica: due giganti a confronto”, si è svolto sotto forma dei dialoghi interdisciplinari con diversi focus e contributi da esperti di diverse discipline, che hanno preso parte all’evento concepito su iniziativa di Alessandro Rossi, professore di Fisiologia Umana e Neurologia dell’Università di Siena: nella sessione mattutina, il dialogo sulle applicazioni tecnologiche della fisica quantistica per lo studio delle funzioni cerebrali ha visto il coinvolgimento del Professor Pietro Pietrini, Neuroscienziato Scuola IMT Alti Studi Lucca e Antonio Smecca, Fisico Teorico della Swansea University moderati dal Dottor Luigi Ripamonti (responsabile Salute Corriere della Sera); nella sessione pomeridiana  il Professor Alessandro Rossi, la Dr.ssa Catalina Oana Curceanu fisica degli INFN e il Professor Davide Romano Ricercatore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona hanno animato il dialogo sulla neurobiologia quantistica, sempre con la moderazione di Ripamonti.
Le sessioni del Festival hanno fatto registrare oltre 250 presenze in totale, e migliaia di contatti da remoto, grazie alla trasmissione dell’evento in streaming online.
La neurobiologia quantistica, ovvero lo studio dei fenomeni quantistici nel cervello e l’applicazione della scienza dell’informazione quantistica alla ricerca neuroscientifica, si afferma oggi come un ambito di studio concreto e promettente. Non è più possibile – né scientificamente giustificabile – ignorare l’interconnessione tra mente e meccanica quantistica” afferma il Professor Alessandro Rossi.

È questo il messaggio forte e chiaro emerso durante il Festival che ha posto l’accento sul crescente dialogo tra due discipline apparentemente distanti ma sempre più vicine: la fisica dei quanti e le neuroscienze. 

“Ogni progresso in questi settori ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e di vedere noi stessi. Oggi sappiamo che la realtà non è qualcosa di oggettivo e statico, ma un’esperienza profondamente influenzata dai nostri modelli mentali e dalle nostre osservazioni. In questo contesto, cervello e meccanica quantistica non sono più considerati due universi separati, ma due linguaggi che descrivono la stessa realtà. Le implicazioni di questa visione sono enormi: dalla comprensione della coscienza e delle funzioni cognitive, fino allo sviluppo di tecnologie ispirate ai meccanismi quantistici del cervello”, conclude Rossi.

Questa edizione ha affiancato ai dialoghi scientifici diverse forme di espressione artistica: un’esecuzione a cura di due musicisti dell’Accademia Chigiana di SienaLeonardo Ricci, violino e Giovanni Vai, clarinetto – che hanno eseguito brani simbolici della fisica classica e della fisica quantistica, creando un ponte tra scienza e arte e la riduzione teatrale dell’opera “Copenhagen” di Michael Frayn, che mette in scena un dialogo avvenuto nel 1941 tra Niels Bohr e Werner Heisenberg, due dei padri della fisica quantistica, in un confronto tra scienza, etica e responsabilità storica sull’uso del nucleare che ha visto la partecipazione di Umberto Orsini e Flavio Francucci.

Il Festival si è confermato così un punto di riferimento per chi vuole esplorare le frontiere più avanzate del pensiero scientifico, promuovendo un dialogo interdisciplinare che potrebbe ridefinire il futuro della scienza.
La seconda edizione del Festival delle Neuroscienze è stata organizzata con il sostegno della Clinica di Riabilitazione Toscana Spa (CRT), della Fondazione Gianfranco Salvini, in collaborazione con Fineco e Fondazione Accademia Musicale Chigiana, con la collaborazione di Trefoloni e Associati ed Inedita, con il patrocinio del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca), della Regione Toscana, del Comune di San Giovanni Valdarno, del Comune di Terranova Bracciolini, dell’Azienda Ospedaliera Toscana Sud Est, dell’Università di Pisa e la media partnership del Corriere della Sera Salute.  

Il Festival delle Neuroscienze arriva a San Giovanni Valdarno venerdì 23 maggio presso Palazzo d’Arnolfo – Conferenza Sindaci Valdarno

 

Il Festival delle Neuroscienze arriva a San Giovanni Valdarno venerdì 23 maggio presso Palazzo d’Arnolfo | Conferenza Zonale dei Sindaci del Valdarno Aretino

 

Festival delle Neuroscienze, focus su fisica quantistica e cervello umano | Comune di Terranuova Bracciolini

Festival delle Neuroscienze, focus su fisica quantistica e cervello umano | Comune di Terranuova Bracciolini

Festival delle Neuroscienze, focus su fisica quantistica e cervello umano | Comune di Terranuova Bracciolini

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